La ludopatia, come riconosciuto anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è una vera e propria malattia con sintomi specifici e importanti ricadute personali, famigliari e sociali.

Si tratta di un fenomeno sempre più diffuso anche nella nostra comunità che arriva ad incidere negativamente nella quotidianità e nella qualità della vita di chi si trovi a gestire l’ impulso a giocare e scommettere denaro in piccoli o grandi cifre: si tratta a tutti gli effetti di una dipendenza comportamentale, quindi senza assunzione di sostanza, ma non per questo meno pericolosa o dannosa. Il giocatore danneggia se stesso, trascinandosi dietro spesso l’intera famiglia.

Grazie alle sovvenzioni del Fondo del Piano Regionale sul Gioco d’Azzardo, il Dipartimento per le Dipendenze dell’azienda ULSS5 e la Cooperativa Terr.A., in collaborazione con il comune di Rovigo (RO) ed comune di Adria (RO), hanno attivato nella città di Rovigo il secondo sportello d’ascolto per il gioco d’azzardo in cui opera una psicologa professionista formata per affrontare queste tematiche e che indirizzerà ai diversi servizi specialistici chi ne avesse bisogno.

TGR Veneto – Intervista a Antonio Compostella, Direttore generale dell’Ulss 5 Polesana

Sono, quindi, dal 2 ottobre 2020 attivi: 

Lo SPORTELLO DI ROVIGO – Ogni venerdì dalle 16.00 alle 18.00  presso la sede dell’Associazione Nihal di via Cavour, 24 a Rovigo (RO) 

Lo SPORTELLO DI ADRIA  Ogni giovedì dalle 16.30 alle 18.30  presso lo Sportello delle Opportunità di via Manzoni, 1 ad Adria (RO) 

L’accesso al servizio è completamente gratuito e viene garantito l’anonimato. 

Per entrambe le sedi è obbligatoria è la prenotazione via mail all’indirizzo rovigo.gap@coopterra.it o via telefono +39 3883271661 (anche WhatsApp).

Gli incontri si svolgeranno nel rispetto di tutte le misure di sicurezza finalizzate al contenimento del contagio da Covid-19.

coopterra.it/dipendenze

Il gruppo di San Gregorio si è regalato una giornata sui Colli Euganei lungo i sentieri che corrono attorno al borgo medioevale di Arquà Petrarca. Una passeggiata tonificante nel verde, capace di rigenerare spirito e corpo, un momento per faticare insieme, per condividere il cammino, non solo ideale, ma anche concreto, tra le discese e le salite delle colline padovane.

L’Equipe di San Gregorio

coopterra.it/dipendenze

 

Gli ospiti delle comunità terapeutiche Villa Ida e Galileo, in cerca di un angolo di verde in questa calda estate, si sono regalati una giornata immersi nella vegetazione del più antico Orto Botanico al mondo. Una esperienza che ha aiutato i partecipanti a rileggere il proprio percorso; ecco, quindi, cosa, alcuni di loro, hanno saputo elaborare di fronte allo spettacolo della natura.  

“Mentre noi ci muoviamo, loro sono radicate al terreno; mentre noi consumiamo risorse, loro ne generano; mentre noi produciamo anidride carbonica, loro la assorbono e così via. Contrariamente a noi e agli altri animali che, dotati di arti e di muscoli per muoversi, tendono a fuggire di fronte ai problemi, i vegetali hanno dovuto necessariamente affrontarli, adattandosi e sviluppando soluzioni. Adeguarci alla transizione in corso è quello che dovremmo fare anche noi. Continuiamo a cercare soluzioni ai problemi del presente laddove non possono essercene”.

“Una struttura centralizzata e gerarchica può essere uno svantaggio non solo per il singolo, ma anche per il gruppo: la capacità di risolvere problemi di una collettività è migliore di quella di un individuo, per quanto geniale, e anche della somma delle capacità dei singoli che costituiscono quella collettività. Per questo la rete costituita dalle piante funziona meglio: con la loro struttura modulare, cooperativa, distribuita e senza centri di comando, le piante si comportano come comunità democratiche. Rispetto al modello dell’intelligenza animale, dunque, quello vegetale garantisce meglio la sopravvivenza della specie, proprio perché guarda alla comunità e non al singolo. Una singola pianta sopravvive a stento se non è circondata da una comunità di suoi simili”.

“Per restare giovani dobbiamo lasciare andare le cose vecchie”.

“Le piante ci insegnano mille modi per difendersi e sopravvivere, mimetizzandosi, costruendo bordi e recinzioni, generando spine, puzzando…”

Lila e Alice
per l’équipe di Villa Ida e Galileo
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