A San Gregorio non manca la voglia di lavorare su di sé e ripensare al proprio percorso con creatività e originalità.
Da qui l’idea di utilizzare l’arte del Kintsugi che letteralmente significa “riparare con l’oro”.
L’attività è partita dalla riflessione su un momento particolarmente difficile della nostra vita e, successivamente, abbiamo rimesso insieme i cocci della ceramica rotta.
Nel farlo non abbiamo nascosto i punti di rottura ma li abbiamo evidenziati, usando l’oro, il metallo più prezioso: qualcosa che ha sofferto ha quindi acquistato valore.
Le parti “rotte” vengono valorizzate fino a diventare dei punti di forza da cui ricominciare.